Come lavare indumenti in cashmere senza rovinarli: il metodo infallibile

Quando parliamo di cashmere facciamo riferimento ad una particolare tipologia di lana che si distingue per bellezza e morbidezza e proprio per questo motivo è una delle più ambite e richieste al mondo. Si tratta di un tessuto di altissima qualità e molte persone desiderano avere un capo di questo tipo nel proprio guardaroba.

In alcune situazioni, però, è facile danneggiare un prodotto realizzato con questo tessuto ed è per questo che è importante conoscerlo a fondo e valorizzarne al meglio ogni caratteristica. Dopotutto, un investimento di questo genere merita di essere considerato attentamente.

Oggi siamo qui per approfondire le proprietà della lana, le sue caratteristiche e cosa si intende per lana cashmere. Scopriremo, inoltre, il metodo ideale per lavare al meglio questi capi ed evitare che subiscano danni o effetti negativi a causa delle normali operazioni di lavaggio.

Le proprietà della lana

La lana è un tessuto di altissima qualità che si ottiene dalla lavorazione del manto di ovini e pecore, peli adatti ad essere lavorati per offrire prodotti di alta qualità in ogni periodo dell’anno. La lana è un tessuto piuttosto spesso e per questo motivo è ideale da indossare quando fa freddo.

Tra le numerose proprietà della lana, spicca la sua capacità di resistere all’inverno, garantendo un elevato livello di isolamento termico, mantenendoci al caldo senza disperdere il calore. È un tessuto morbido e confortevole, adatto a tutti senza particolari problemi.

Parliamo di fibre naturali molto elastiche che devono essere trattate con cura per durare a lungo. La lana è resistente anche alle fiamme ed è consigliata a chi lavora in ambienti infiammabili. Una protezione efficace nonostante la sua morbidezza.

Che cosa sappiamo sulla lana definita cashmere?

Esistono molte tipologie di lana, a seconda di come viene lavorato il pelo degli ovini e dell’animale da cui si ricava. Ogni tessuto ha caratteristiche uniche che contribuiscono a classificarlo in una determinata categoria.

Tra le varie tipologie di lana disponibili, una delle più richieste e preziose è il cashmere, una fibra tessile ottenuta dalla Capra Hircus. Questa varietà è molto antica e diffusa in tutto il mondo.

Il nome di questa lana non deriva dall’animale da cui si ricava, ma dalla zona in cui è stata scoperta, il Kashmir, tra l’India, la Cina e il Pakistan. Solo le capre che vivono in questa zona, soprattutto nelle aree montane, possiedono le caratteristiche ideali per produrre questo prodotto.

Come distinguere un indumento in cashmere?

Molti pensano che la lana sia tutta uguale, ma è un errore, perché la lana cashmere è diversa dalle altre tipologie. Questa lana è molto più morbida e la sua superficie sembra quasi vellutata come la seta.

Le fibre sono di diverse dimensioni, ma tutte molto compatte e ravvicinate, creando un effetto di riempimento più denso. Per realizzare un singolo capo vengono utilizzate diverse fibre di questa lana e tutte le ciocche vengono pettinate manualmente per garantire un aspetto e una resistenza di alto livello.

Questa lana è considerata preziosa perché viene selezionata attraverso numerose lavorazioni. Molti peli vengono scartati durante le prime fasi della produzione, conservando solo quelli perfetti, adatti a creare abiti di ogni tipo.

Come si lavano gli indumenti in cashmere?

Come abbiamo detto, il cashmere è una tipologia di lana molto preziosa ed è importante preservarne le qualità, riducendo al minimo i danni che potrebbero derivare da un lavaggio sbagliato. Il lavaggio è il momento in cui la lana cashmere è più a rischio.

Per evitare danni, è consigliabile lavare il tessuto in cashmere a mano, immergendolo in acqua fredda e utilizzando detersivi o detergenti delicati, come il sapone di Marsiglia. È necessario lavare il capo interamente senza strizzarlo, cercando di contenere le macchie ed eliminarle senza strofinare troppo. Dopo il lavaggio, il capo va steso al sole, senza usare mollette, per evitare di deformare le fibre. Si può ottenere lo stesso risultato anche in lavatrice, utilizzando i programmi delicati e non centrifugando alla fine del lavaggio.

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